“Non basteva la fame e lo friddo; pure jo tarramuto”
Si tratta di una originale e paradossale proposizione di un confronto tra due famiglie: una sopravvissuta al terremoto del 13 gennaio 1915, l’altra moderna e spregiudicata; una rappresentazione che mette in evidenza le angosce, le aspettative, le speranze e le debolezze delle due epoche.
Con questa commedia la compagnia teatrale di San Pelino, che opera da ben 16 anni con importanti successi riscossi in molte piazze e teatri della Marsica, vuole dare, per non dimenticare, un doveroso ricordo a tutti i caduti del terremoto del 1915 e anche riflessioni sull’evoluzione della società marsicana.
La scena ripropone fedelmente una stanza di uno dei tanti ruderi ancora presenti a San Pelino Vecchio, rimasti in piedi nonostante l’abbandono, le intemperie e i centinaia di terremoti che, nel frattempo, si sono succeduti.